Asteroidi

2023 DZ2

La sera del 27 febbraio 2023 l'astronomo Vaduvescu utilizzando il telescopio da 2.5-m f/3.3 di La Palma ( code IAU 950) scopre un piccolo asteroide dal diametro di circa 50 metri, quando aveva una luminosità di 20.0 mag. successivamente denominato 2023 DZ2-(MPEC 2023-F12)

L’asteroide immediatamente balza alla cronaca in quanto entra a far parte degli oggetti denominati Virtual Impactor (VI) con una probabilità di colpire la Terra 1/621 il 27 marzo del 2026, entrando ci di fatto al secondo posto nella risk list.

Immediatamente l’oggetto viene attenzionato dai principali osservatori e grazia anche al contributo degli astrofili nel giro di pochi giorni le probabilità di impatto aumentano, fino a scongiurare tale ipotesi.

DZ2 viene catalogato come NEA di tipo Apollo, a bassa inclinazione, ed il giorno 25 marzo 2023 è passato ad una distanza di soli 175.000 km, raggiungendo una luminosità di 11.2 mag.

L’Osservatorio Astronomico della Montagna Pistoiese a misurato 2023 DZ2 per varie notti contribuendo cosi a migliorare i parametri orbitali.

 

 

Presto aggiornamenti 

From 1950 to 2150

Planet

Date

MJD

Nominal
distance
(au)

Min. possible
distance
(au)

Stretching
(au)

Width
(au)

Close app.
probability

EARTH

2001/02/28.32300

51968.3

0.0794311

0.0019457

7.521e-1

1.022e-7

8.67e-2

EARTH

2004/04/20.56879

53115.6

0.0015685

0.0004700

2.056e-3

1.388e-8

1.00e+0

MARS

2020/04/30.12670

58969.1

0.0382542

0.0362669

6.764e-4

4.237e-8

1.00e+0

EARTH

2023/03/25.82677

60028.8

0.0011674

0.0011673

2.509e-8

1.822e-9

1.00e+0

EARTH

2026/04/03.80277

61133.8

0.0066145

0.0063060

1.289e-4

3.501e-9

1.00e+0

EARTH

2029/05/03.44837

62259.4

0.0268388

0.0237018

1.705e-3

1.396e-8

1.00e+0

EARTH

2032/05/25.24319

63377.2

0.1951610

0.1906720

1.703e-3

1.769e-8

1.00e+0

Close Approaches fonte (NEODyS-2)


Value

1-σ variation

Units

 

a

2.1555

5.738e-05

au

e

0.538912

1.233e-05

 

i

0.081

2.146e-06

deg

Ω

187.914

0.0001376

deg

ω

5.96

0.0001409

deg

M

348.674

0.0004459

deg

Absolute Magnitude (H)

24.2

mag

Slope parameter (G)

0.15

mag

Perihelion distance

0.9939

au

Aphelion distance

3.3171

au

Asc. node-Earth separation

-0.00207

au

Desc. node-Earth separation

2.29188

au

Earth MOID

5e-05

au

Orbital period

1155.9

days

Date of orbit computation

  mar 25 13:28

 

2023 BU

 L'asteroide 2023 BU, un oggetto di piccole dimensioni circa 7 metri, il 27 febbraio 2023, passerà a soli 3500 km dalla superficie terrestre.

2023BU è stato scoperto il 21 gennaio da L51 MARGO, Nauchnij.  Observer G. Borisov. quando aveva una luminosità di 19.7 mag., annunciato con MPEC 2023-B72 il 22/01/2023.

Dall'osservatorio astronomico di 104 San Marcelo è stato ripreso nelle sere del 25 e 26 gennaio mentre si stava velocemente avvicinando alla Terra, ad una distanza di 284 240 km fino a 44.000km

Nel corso delle sessioni è stato determinato il periodo di rotazione in 0.216 h ( 1.26 minuti)

Nella serata del 25 l'asteroide aveva una luminosità di 17.3 mag. con un motion di 6"/min.

 
La sera successiva, l'oggetto aveva una luminosità di 12.3 con un motion in accelerazione fino al 390"/min ( al momento dell'ultima nostra sessione di ripresa).
 
 

 

 

 

L'asteroide (19281) 1996 AP3 è binario

NUOVA SCOPERTA DAL 104: L'asteroide (19281) 1996 AP3 è binario!

La CBAT (Central Bureau for Astronomical Telegrams) numero 5192 del 20 Novembre 2022 ha annunciato ufficialmente la natura binaria dell'asteroide (19281) 1996 AP3.

Grazie ad una collaborazione internazionale guidata dall'astronomo Petr Pravec che conduce la Photometric Survey for Asynchronous Binary Asteroids è stato possibile determinare il periodo di rotazione del corpo principale di 2.37256 +/- 0.00010 hr mentre il suo satellite gli ruota intorno in 22,27 +/- 0.01 hr, con una ampiezza della curva di 0.17 mag.

Il GAMP ha contribuito a questa scoperta, svolgendo su questo asteroide 7 sessioni osservative nel periodo tra il 17 luglio ed il 3 agosto 2022, raggiungendo così la quota di 7 asteroidi binari scoperti finora.

Fig. 1 La CBET 5192 che annuncia la scoperta della natura binaria dell'asteroide (19281) 1996 AP3

Fig 2. Le curve di luce ottenute dal nostro Osservatorio 104-San Marcello

(4258) Berg è Binario

L’asteroide (4258) Berg è stato osservato dalla Sezione “Asteroidi” dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) nell’ambito della campagna fotometrica del primo trimestre 2022 (gennaio-marzo). Le curve di luce acquisite hanno mostrato alcune attenuazioni anomale di lieve entità che, dopo un’accurata verifica, non potevano essere ricondotte ad artefatti e/o errori fotometrici. Si faceva quindi concreta l’ipotesi sulla natura binaria dell’asteroide. Purtroppo i dati acquisiti dalla sezione non erano sufficienti per confermare autonomamente tale ipotesi e per determinare con precisione il periodo orbitale del satellite. Per questo motivo si è deciso di condividere i nostri dati con il gruppo guidato dall’astronomo P. Pravec che disponeva anche di altri dati indipendenti. Sono state condivise le curve di luce che soddisfacevano i requisiti di precisione richiesti (<0.01 mag).

La scoperta è stata ufficializzata il 14 maggio 2022 con il telegramma astronomico CBET 5123 che vede la partecipazione di: G. Scarfi (K78); A. Coffano, W. Marinello, G. Pizzetti, A. Soffiantini (130); A. Marchini, R. Papini (K54); P. Bacci, M. Maestripieri, R. Bacci, L. Franco (104); N. Montigiani, M. Mannucci (A57); G. Baj (K38); N. Ruocco (C82) insieme ad altri osservatori internazionali.

Un risultato notevole ottenuto nell’ambito delle campagne fotometriche dell’UAI che conferma ancora una volta l’ottimo livello raggiunto.

Le immagini mostrano in particolare le anomale attenuazioni nelle curve di luce registrate dagli osservatori MPC: 130, A57 e K54 e causate da eventi di eclisse/occultazione dalla caratteristica forma a “V” nei residui che rappresentano la differenza tra l’andamento osservato della curva di luce (pallini rossi) con la linea continua che rappresenta il modello (fourier fit).

Lorenzo Franco, Paolo Bacci, Alessandro Marchini

2022 EB5 l’asteroide impattatore

In una zona remota, nei dintorni dell’Isola di Jan Mayen, nel mare di Norvegia, a qualche centinaio di chilometri a nord dell’Islanda, alle ore 21:22 UT, improvvisamente nel cielo è comparsa una palla di fuoco luminosa, che dopo pochi secondi si è spenta. Un’esplosione equivalente a 2-3 kT TNT avvenuta in atmosfera, causata dall’impatto di un piccolo asteroide di circa 2-3 metri di diametro.

 

 

Alle 19:24 UT dell’11 Marzo 2022, Krisztian Sarneczky del GINOP-KHK, Piszkesteto (codice MPC K88) in Ungheria, utilizzando il telescopio da 0.60-m scopre un nuovo oggetto al quale è stata data la designazione provvisoria di Sar2593 e che, poco dopo, viene inserito nella pagina NEOCP del Minor Planet Center.

Già dalle prime misure si intuisce che il piccolo asteroide si trova vicino alla Terra e l’astrofilo ungherese continua a seguire l’oggetto nelle ore successive.

Dall’osservatorio di Farra d’Isonzo (codice MPC 595), E. Pettarin conferma l’asteroide inviando altre misure astrometriche e così anche M. Urbanik dal KYSUCE Observatory, Kysucke Nove Mesto (codice MPC G02) in Slovacchia.

Alle 20.46 UT, Bill Gray del Project Pluto invia alla Mailing List del Minor Planet Center un “allert” invitando tutti gli osservatori europei a riprendere l’asteroide poiché dai calcoli effettuati, il corpo celeste appena scoperto, sarebbe entrato in atmosfera alle ore 21:23 UT, a nord dell’Islanda.

Gli astrofili Paolo Bacci e Martina Maestripieri del GAMP – Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese –, presieduto da Luciano Tesi, dopo aver letto l’allert, immediatamente si mettono all’opera per contribuire a determinare l’orbita di Sar2593. Non essendo in osservatorio a causa delle condizioni meteo non particolarmente favorevoli, decidono di aprirlo comunque  a distanza utilizzando il telescopio tramite il sistema di remotizzazione recentemente installato.

Alle 20.50 UT, il telescopio principale dell’Osservatorio Astronomico della Montagna Pistoiese, struttura del Comune di San Marcello Piteglio, viene così aperto e puntato alle coordinate previste.

L’incertezza della posizione sulla volta celeste, ha richiesto una concitata e frenetica ricerca, dal momento che l’impatto era imminente.

Alle ore 21:10:00 nelle immagini catturate dal telescopio da 0.60-m F/4, FOV 35’x35’, risoluzione 2”/pixel, CCD Apogee Alta, compariva improvvisamente la traccia strisciata dell’asteroide che al momento aveva una velocità angolare di ben oltre 4000”/min. 

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Il team del GAMP seguiva per diversi minuti l’asteroide e con stupore e concitazione notava nelle immagini che la traccia si allungava sempre di più, a dimostrazione del fatto che l’oggetto si stava avvicinando progressivamente alla Terra.

L’ultima immagine catturata dall’osservatorio montano è stata ottenuta alle ore 21:17 UT ovvero 5 minuti prima dell’impatto con la nostra atmosfera ad una velocità di 15Km/sec. e con una velocità angolare di oltre 18000”/min. (ben 36mila volte la velocità angolare di un asteroide della fascia principale).

Riuscire a osservare un asteroide che sta per impattare col nostro pianeta è stata una grande emozione che ogni ricercatore di questo settore sogna di fare.

 
 
Nel WEB
 
 

 

 

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